Quando si decide di fare un orto si pensa sempre di partire dal badile, dalla terra. In realtà questo è sempre il primo passo per fare probabilmente molti errori che in seguito ci faranno perdere molto tempo per riparare ai danni in corsa. In Permacultura uno dei tanti modi di dire è: “pensa 8 ore, lavorane 2” che significa ragiona bene su cosa fare prima di farlo. Questo significa che il primo passo non è il badile, ma è:
1 OSSERVA IL CONTESTO
In luogo in cui decidiamo di fare l’orto è diverso da qualsiasi altro, avrà caratteristiche proprie, e avrà pregi, come una siepe protettiva già esistente, e criticità come per esempio la vicinanza di una strada. Tutte le caratteristiche del posto devono essere osservate molto attentamente per capire come proseguire con il prossimo passo:
2 PROGETTA ACCURATAMENTE
La progettazione, per quello che ho visto nella mia esperienza, è assolutamente cruciale. È ciò che determina il successo dell’orto, la sua funzionalità, efficienza e durata nel tempo. Progettare significa organizzare e pianificare tutto nel modo più efficiente permesso dal proprio contesto, prima di cominciare i lavori. Innanzitutto un orto con nulla intorno è un orto in seria difficoltà, dovrebbe essere infatti circondato il più possibile da altri elementi (siepe, stagno, piante officinali, frutteto, piccoli frutti ecc..). Nel momento in cui andiamo ad inserire gli elementi oltre all’orto (quelli che è possibile inserire nel proprio contesto almeno) si creano molte relazioni e sono proprio queste relazioni che dovranno essere ben pensate. Lo strumento più efficace che ho provato finora per imparare a progettare è il corso di Progettazione in Permacultura di 72 ore, che l’Accademia Italiana di Permacultura organizza ogni anno in tutt’Italia. Mi è stato così utile che l’ho frequentato x 3 volte! Oltre a questo è indispensabile frequentare un corso di orto sinergico, in modo tale da poter chiarire dubbi e incertezze. Una volta ultimata la progettazione possiamo passare alla pratica:
3 REALIZZARE LE AIUOLE
Una volta pronto il progetto su carta millimetrata, possiamo passare alla realizzazione delle aiuole. Per prima cosa occorrerà liberare l’area dalle erbe preesistenti (ci sono alcuni modi che evitano le lavorazioni con le macchine) e in seguito si posizioneranno i picchetti per delimitare aiuole e passaggi, poi si preleverà la terra dall’area dei passaggi per metterla in quella per le aiuole ottenendo la parte coltivabile in rilievo. Una volta ultimata si può passare al:
4 IMPIANTO D’IRRIGAZIONE
Se non si vuole passare un infinità di tempo a irrigare l’orto con canne e innaffiatoi si può disporre l’impianto di irrigazione costituito dal tubo goccia a goccia. In commercio esistono tutte le giunture per fare le curve e le diramazioni. Una volta disposto per irrigare basterà aprire un rubinetto, o addirittura impostare un timer settimanale con un sensore di pioggia e non dover fare nemmeno quello. Ultimata l’irrigazione:
5 SOSTEGNI PERMANENTI E PACCIAMATURA
Posizionato il tubo a goccia si possono disporre i sostegni permanenti utilizzando i tondini di ferro per armare il cemento da 12 mm lunghi 6 mt (o altri materiali che si hanno già in casa). In seguito si potrà coprire, o meglio pacciamare, tutto l’orto compresi i passaggi. Normalmente si usa la paglia per le sue ottime qualità isolanti e fertilizzanti, ma nessuno vieta di usare altri materiali, purché naturali. A questo punto l’orto è pronto per i:
6 TRAPIANTI E SEMINE
A questo punto si può passare ai trapianti delle piantine e alle semine. In questa fase occorre capire quali piante vanno in una zona, quali in altre, quali vicine e quali lontane. Alcune piante preferiranno essere seminate in fila, altre a spaglio, altre ancora trapiantate. In questa fase occorre anche sapere quando fare tutte queste operazioni sia nell’arco del mese/stagione, sia durante la giornata. Compreso questo, l’orto dovrà essere riempito di piante il più possibile e mantenuto carico di radici che lavoreranno il suolo per noi.
Fare un orto è una cosa bella e, a un certo punto diventa semplice, ma all’inizio occorre in-/formarsi imparando più possibile da chi ha più esperienza di noi. Questo ci darà sicurezza, autonomia e ci eviterà soprattutto di fare grossi errori. Per questo il mio consiglio principale è sempre quello di investire nella conoscenza, leggere più possibile, ma soprattutto frequentare corsi e vedere con i propri occhi come fare. Ormai ho perso il conto di quanti ne ho frequentati come studente e, probabilmente, non mi fermerò mai.
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